CORONAVIRUS: SERVONO MISURE DI SOSTEGNO ALLE LOCAZIONI IMMOBILIARI

CORONAVIRUS: SERVONO MISURE DI SOSTEGNO ALLE LOCAZIONI IMMOBILIARI

CORONAVIRUS: SERVONO MISURE DI SOSTEGNO ALLE LOCAZIONI IMMOBILIARI

“Faccio mia l’idea, che peraltro sottoporrò martedì prossimo al vaglio del presidente della commissione consiliare preposta Antonio Ursino e dei componenti affinché la sposino anche loro, per l’adozione di misure di sostegno alle locazioni immobiliari a uso abitativo e commerciale. Una proposta formulata in modo opportuno a livello nazionale e regionale dall’associazione Inquilini e Assegnatari, Ania. Bisogna infatti che Governo e Regione, quest’ultima come ovvio per quanto di sua competenza territoriale, a cui lo stesso sodalizio si è rivolto, lanciando un grido d’allarme, supportino il settore degli affitti. Sto parlando di misure, concrete ed effettive, che devono esser finalizzate a sostegno della proprietà. Ma, mi sia consentito affermarlo, soprattutto dei locatari, quella tanta gente che nel particolare periodo caratterizzato dalla grave crisi sanitaria e finanziaria, originata dal diffondersi del Coronavirus, si trova purtroppo di fronte a difficoltà oggettive di cui gli organismi preposti devono farsi carico. E, compatibilmente con il complesso quadro del periodo, anche in tempi abbastanza rapidi”. A dirlo è stato, in un comunicato stampa, il consigliere di Catanzaro da Vivere, Antonio Mirarchi.

Nella medesima nota ha aggiunto: “Il Covid-19, come ormai chiaro a tutti, non si è limitato a mietere la catastrofe delle decine di migliaia di vittime solo in Italia, determinando uno stato di emergenza dettato dalla necessità di garantire l’incolumità di milioni di cittadini, bensì ha pure paralizzato gran parte delle realtà produttive. Fatto che ha avuto un forte impatto, dirompente in verità, in ambito sociale con un numero enorme di persone, ritrovatesi dall’oggi al domani senza lavoro o in cassa integrazione, ma ancora senza quattrini, in virtù del necessario, tuttavia estremo, lockdown. Una vera e propria bomba insomma, sganciata su vari comparti e figure, incluse quelle professionali, finora rimaste un po’ al riparo dalla già negativa congiuntura in atto: la depressione economica precedente all’instaurazione della quarantena. E che dire quindi – ha proseguito Mirarchi – del disagio patito da piccoli imprenditori, autonomi, artigiani e così via. Intere categorie già tutte vessate in un’epoca storica in cui non ci sono più certezze e nella quale continuare la propria attività è diventato sempre più difficile. Non è allora che, adesso, gli si voglia infliggere il colpo di grazia una volta per tutte? Una provocazione, la mia, ma avanti di questo passo mica tanto”. Il membro della civica assise si è poi comprensibilmente soffermato sullo scenario locale a cui è, per una serie di ragioni, interessato in maniera particolare. “I riverberi di un devastante tsunami quale il Sars-CoV-2 – ha asserito – li si accuserà presto. Perché, non appena domato o tenuto sotto controllo il Virus, si vedranno le macerie, ripeto economiche e sociali, che avrà prodotto il suo inatteso quanto micidiale passaggio.

È allora che potremmo ritrovarci di gran lunga peggio rispetto ai terribili anni immediatamente successivi al 2008 con gli effetti della cosiddetta bolla del mercato americano, in grado di mettere in ginocchio il mondo. Quantomeno una vasta area dell’emisfero occidentale, che ha subìto danni pari a quelle di una sorta di guerra. Ebbene pensate quindi alla nostra periferica Calabria e, ancor di più, alla Catanzaro che noi tutti amiamo in balia di una tempesta perfetta. Cosa ne sarà in buona sostanza, mi chiedo parecchio preoccupato, di una terra da sempre alle prese con peculiari fattori di freno e deficit?”. L’ultima parte delle sue riflessioni, Mirarchi le rivolge però al tema principale trattato nella circostanza: gli affitti. E a riguardo chiosa: “Credo sia urgente il ricorso a tre forme di aiuto. Mi riferisco, per gli inquilini delle case di Edilizia residenziale pubblica, al finanziamento del fondo sociale; per i locatari della proprietà privata, con un reddito annuo lordo complessivo inferiore a 25mila euro, alla rapida istituzione di un fondo regionale, ad integrazione di quello nazionale ad hoc del 2020, e infine in favore di tutti i piccoli professionisti, commercianti, esercenti e artigiani, che svolgono la loro attività all’interno di immobili di categoria A10 e dalla C1 alla C3, con un reddito lordo inferiore a 60mila €, all’immediata costituzione di un plafond specifico per la Calabria mirato alle facilitazioni dei pagamenti dei canoni compresi tra aprile a luglio”.

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